La Diagnosi Energetica Industriale (o Audit Energetico Industriale) viene definita dalla direttiva 2012/27/UE come “una procedura sistematica finalizzata a ottenere un’adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico di un impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a riferire in merito ai risultati“.
In versione semplificata è possibile anche considerare la definizione di diagnosi energetica di Wikipedia: “una valutazione sistematica, documentata e periodica dell’efficienza dell’organizzazione del sistema di gestione del risparmio energetico.”
[hn_title heading=”3″]MA DI COSA PARLIAMO CONCRETAMENTE?[/hn_title]
La diagnosi energetica impianti industriali è un’analisi approfondita condotta attraverso sopralluoghi presso l’unità produttiva e attraverso l’esame di documenti forniti dall’azienda; essa costituisce lo strumento principale per conoscere e quindi intervenire efficacemente sulla situazione energetica dell’industria.
[hn_title heading=”3″]A COSA SERVE LA DIAGNOSI ENERGETICA INDUSTRIALE?[/hn_title]
L’analisi ha lo scopo di definire strategie di intervento volte al raggiungimento di elevati standard di efficienza e risparmio energetico industriale e rappresenta una “fotografia istantanea” dell’azienda: è quindi auspicabile ripetere l’attività di audit almeno una volta all’anno.
[hn_title heading=”3″]COME SI EFFETTUA UNA DIAGNOSI ENERGETICA IMPIANTI INDUSTRIALI[/hn_title]
L’attività di auditing o diagnosi energetica viene realizzata attraverso le seguenti fasi:
- Sopralluogo presso lo/gli stabilimenti da parte di tecnici specializzati;
- Raccolta documentazione fornita dall’azienda;
- Raccolta dati presso la struttura;
- Esame preliminare ed elaborazione dei dati ottenuti;
- Analisi consumi energetici, elettrici e termici e costruzione del Bilancio Energetico Industriale;
- Analisi delle condizioni esistenti, costruzione di indicatori e confronto con i benchmark di settore;
- Proposte di intervento di risparmio energetico (razionalizzazione dei flussi energetici, utilizzo di energie rinnovali, tecnologie efficienti, recuperi di calore, contrattualistica legata alle forniture);
- Elaborazione Relazione Finale e presentazione al management aziendale.
E’ importante sottolineare che i risparmi ottenuti dagli eventuali successivi interventi di efficienza energetica possono essere valorizzati attraverso il meccanismo dei certificati bianchi o TEE (Titoli di efficienza energetica).
[hn_title heading=”3″]CHI DEVE FARE LA DIAGNOSI ENERGETICA NELL’INDUSTRIA?[/hn_title]
La diagnosi energetica, come indicato dal Decreto 102 del 2014, è obbligatoria per tutte le grandi imprese (>250 addetti e fatturato > 50 M€ o bilancio > 43 M€) e per le imprese Energivore iscritte all’elenco della CSEA.
Il termine ultimo è scaduto il 5 dicembre 2015. L’obbligo successivo sarà entro dicembre 2019.
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[hn_title heading=”3″]COME FARE UNA DIAGNOSI ENERGETICA INDUSTRIALE?[/hn_title]
Per tutti i soggetti obbligati, ma anche per imprese di piccole medie dimensioni interessate a ottimizzare il proprio utilizzo di energia, la diagnosi può essere effettuata soltanto da specifici soggetti identificati dalla norma Europa UNI CEI EN 16247:
- Società di servizi energetici (ESCO)
- Esperti in gestione dell’energia (EGE)
- Auditor energetici
Una volta realizzata, la relazione della diagnosi energetica verrà inviata, tramite apposito portale, ad ENEA che ha facoltà di svolgere controlli di conformità tramite verifiche documentali o in sito.
[hn_title heading=”3″]LA DIAGNOSI IMPLICA L’OBBLIGO DI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO?[/hn_title]
Al di fuori di alcuni casi particolari non c’è nessun obbligo all’azione da parte dell’azienda; tuttavia questa attività di diagnosi permette di evidenziare le opportunità di miglioramento ed evidenziare tutti i vantaggi di un potenziale investimento in questo senso.
Perciò la decisione spetta poi all’azienda, lo scopo è prendere atto di quanto si sta consumando e quanto si sta spendendo.
[hn_title heading=”3″]LE SANZIONI PER IMPRESE INADEMPIENTI[/hn_title]
In caso di inottemperanza dei soggetti obbligati alla diagnosi energetica (e la scadenza ultima era fine 2015) come grandi aziende ed Energivori, viene applicata una sanzione amministrativa dai 4.000 ai 40.000 €.
[hn_title heading=”3″]I COSTI E LE AGEVOLAZIONI DELLA DIAGNOSI ENERGETICA INDUSTRIALE[/hn_title]
Il costo della diagnosi energetica degli impianti non è fisso ma è correlato dalla dimensione e dalla complessità dell’immobile o sito produttivo da analizzare.
L’aspetto principale tuttavia non è quanto costa la diagnosi energetica, visto che comunque è obbligatoria, ma bisogna tener presente quanto velocemente possiamo rientrare nell’investimento di riqualificazione energetica.
Inoltre facciamo presente che la diagnosi nelle Piccole e Medie Imprese verrà finanziata anche attraverso bandi regionali e provinciali.
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