Nei prossimi articoli ti spiegherò come funziona il mercato dell’energia elettrica e del gas e come capire le bollette.
Per il momento ti basti sapere che oggi parliamo del prezzo dell’energia, una componente della bolletta dell’energia elettrica che cambia da fornitore a fornitore e che viene negoziata (SE hai un bravo consulente, altrimenti viene sottoscritta e basta…) ad ogni nuovo contratto.
Le tipologie di prezzo proposte dai fornitori si dividono in due grandi categorie:
1 – PREZZO FISSO
In questo caso il prezzo stabilito nel contratto rimane INVARIATO per tutta la durata pattuita della fornitura, solitamente 12 o 24 mesi.
Non tutti i contratti a prezzo fisso sono uguali. Il prezzo concordato può essere infatti:
- “MONORARIO”. Significa che l’energia elettrica che prelevi ti costa uguale a qualunque momento del giorno (o della notte).
- “SU TRE FASCE”. Le ore della settimana vengono divise in tre categorie (dette F1, F2 ed F3) e ad ogni categoria viene abbinato un prezzo. L’importo che dovrai pagare dipenderà quindi anche da QUANDO consumi.
- “PICCO/FUORI PICCO”. Anche in questo caso l’energia elettrica ti costa più o meno a seconda del momento in cui la consumi, ma le ore sono divise solo in 2 categorie.
Per capire quali ore rientrano in ogni fascia leggi la nostra FAQ! Sappi però che ogni fornitore può proporre divisioni diverse…attenzione a cosa c’è scritto nel contratto!
Vantaggi
Trascurando per il momento le altre voci della bolletta, l’importo che dovrai pagare con un contratto a prezzo fisso dipenderà semplicemente dai tuoi consumi (e quindi dai “kWh” indicati in bolletta). Ciò significa che se sai QUANTO e QUANDO prelevi energia allora sei in grado di prevedere perfettamente quanto ti costerà l’energia, senza sorprese. Puoi pianificare la spesa energetica con la massima serenità.
Rischi
Immagina che il prezzo del gasolio che paghi a gennaio ti vincoli per tutto l’anno: non importa se dopo una settimana il mercato del petrolio è crollato e il tuo vicino di capannone fa il pieno di tutto il parco macchine aziendale con 50€, tu continui a pagare sempre lo stesso importo.
Lo stesso accade per l’energia: se i prezzi sul mercato calano a picco non puoi fare altro che aspettare di sottoscrivere un nuovo contratto.
2 – PREZZO INDICIZZATO
In questo caso il prezzo applicato all’energia elettrica che consumi CAMBIA NEL TEMPO, solitamente mensilmente.
In particolare devi fare attenzione a due aspetti:
- Qual è l’indice di riferimento adottato?
La parte VARIABILE del prezzo dipende dall’indice di riferimento. Uno dei più utilizzati è la media mensile del “PUN” che significa “Prezzo Unico Nazionale” e rappresenta il prezzo di scambio dell’energia elettrica sulla borsa nazionale. Esistono però anche indici legati ad altri parametri, come il prezzo del petrolio o altri combustibili.
- Qual è lo “spread”?
L’indice individuato viene incrementato di un valore FISSO determinato dal fornitore e definito “spread”.
Anche nel caso dei prezzi indicizzati ci possono essere differenze in base alle fasce orarie di consumo. In alcuni casi è possibile negoziare con i fornitori anche delle formule miste, in cui il prezzo indicizzato si applica solo ad una parte dei tuoi consumi.
Vantaggi
Avere un prezzo variabile permette di seguire l’andamento del mercato e quindi, in alcuni casi, di ottenere risparmi molto significativi. E’ quello che è successo quest’anno. Come vedi dalla tabella seguente da gennaio a giugno 2016 il PUN è sceso parecchio:
Quindi un’azienda che consuma, ad esempio, 60.000 kWh/mese ha risparmiato, grazie ad un contratto al PUN, più di 3.000€ in questi 6 mesi (circa il 6% del costo in bolletta) rispetto ad un contratto a prezzo fisso.
Rischi
Come puoi immaginare se i prezzi del mercato aumentano lo fa anche la tua bolletta. Quindi quella che era un’opportunità di risparmio diventa un rischio di maggior costo. L’impossibilità di pianificare con assoluta certezza quanto ti costerà l’energia elettrica può costituire un problema.
Quindi QUALE SCELGO?
Il prezzo dell’energia è influenzato da molti fattori, alcuni non facilmente prevedibili. Le aziende in cui il costo dell’energia si riflette pesantemente sul prezzo finale del proprio prodotto normalmente preferiscono la certezza di un prezzo fisso. Viceversa ci sono aziende che possono “permettersi” maggiori fluttuazioni nel prezzo di acquisto dell’energia e quindi sono disposte a rischiare con un prezzo indicizzato.
Aldilà delle caratteristiche della tua azienda ci sono però alcuni aspetti da tenere in considerazione e che possono aiutarti nella scelta.
4 regole per aiutarti
La mancanza di sfere di cristallo e macchine del tempo non significa che devi affidarti all’istinto o alla fiducia riposta nel primo fornitore/amico/parente che ti propone un contratto di fornitura.
Ci sono infatti delle regole che puoi sempre seguire:
- Valuta il mercato. Devi sapere se ti trovi in un momento in cui i prezzi dell’energia sono alle stelle o ai minimi storici in modo da riconoscere se il prezzo fisso o lo spread che ti propongono è assurdamente alto. Ogni settimana Energika invia ai propri clienti un piccolo report con l’andamento dei prezzi e degli indici principali.
- Prezzo nascosto. Che si tratti di prezzo fisso o indicizzato controlla bene cosa è incluso o escluso e che sia chiaro se e come il prezzo varia nel tempo. Per evitare brutte sorprese bisogna leggere attentamente tutte le clausole del contratto.
- Cosa è meglio per TE. L’offerta ideale per il tuo vicino può non essere conveniente per te. Per un confronto offerte affidabile devi valutare anche QUANDO consumi e la presenza di clausole/bonus particolari all’interno del contratto. Se fare questi conti a mano ti sembra assurdo, hai ragione. Noi utilizziamo un software che in pochi secondi confronta centinaia di offerte, simulando scenari di consumo e andamenti degli indici.
- Non arrenderti. Se scopri che il contratto che hai firmato (ahimè) ti sta facendo perdere migliaia di euro è fondamentale recedere quanto prima per poter rinegoziare al più presto nuovi prezzi. Quando i prezzi sul mercato sono particolarmente bassi puoi anche scegliere di firmare oggi un contratto che varrà per l’anno prossimo.
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