ARIA COMPRESSA: 7 consigli per ridurre i consumi

Dic 1, 2016

Hai uno stabilimento industriale?

Che tu sia una piccola o una grande impresa, sicuramente avrai bisogno di utilizzare aria compressa.

  • L’aria è presente in natura in quantità illimitate
  • Non ti arriva una bolletta come per il gas, l’acqua e l’energia

Quindi puoi utilizzarla un po’ come ti pare all’interno della tua azienda? No!

L’aria è gratuita…l’aria compressa NO! burlesque

In realtà l’aria compressa ti costa, e anche caro. In base al tipo di processo che hai puoi spendere da alcune migliaia ad alcune centinaia di migliaia di euro l’anno. Quindi usarla per usi impropri, come per pulire gli attrezzi o i vestiti, è un po’ come fare il bagno nello champagne…


Sai se nella tua azienda i consumi di energia per produrre aria compressa incidono per il 10% o per il 40% sulla bolletta?

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Ma come si produce l’aria compressa?

L’aria ambiente per essere utilizzata nelle varie applicazioni industriali deve essere portata ad una pressione che normalmente va dai 6 ai 10 bar, attraverso una macchina chiamata compressore. Questa macchina per funzionare ha bisogno di energia elettrica

“Chi più spende meno spende”?

Nel corso della vita di un compressore il costo principale (circa 70%) è dovuto ai consumi di energia elettrica. Quindi il tuo Ufficio Acquisti dovrebbe orientarsi su macchine magari più costose ma di maggiore efficienza. Sai quanti EURO ti costa ogni metro cubo di aria prodotta dai tuoi compressori?

E se ormai il compressore l’hai comprato?

La buona notizia è che ci sono degli interventi che puoi fare per risparmiare e che adesso ti spiego, alcuni addirittura a costo ZERO.

1 – SPEGNI IL COMPRESSORE QUANDO NON SERVE

Quando vai via il fine settimana lasci la luce accesa in casa e i rubinetti aperti? Certo che no. Allo stesso modo verifica che fuori dall’orario lavorativo (ad esempio durante la notte) i compressori siano spenti. Infatti il compressore consuma molta energia anche quando funziona “a vuoto”, ovvero è acceso ma non produce aria compressa.

Inizia subito a tenere sotto controllo i tuoi consumi! Sai in quali ORE del giorno o della notte consumi energia?

2 – CERCA E RIPARA LE PERDITE

Ti sarà capitato di entrare in stabilimento a produzione ferma e di sentire un concerto di spifferi: sono le perdite di aria compressa! Esistono però anche perdite minuscole, non percepibili con l’orecchio, che vanno individuate con strumenti dedicati per poi essere riparate. Tutte queste perdite sommate possono costarti decine di migliaia di euro all’anno! Ti consiglio di effettuare una ricerca delle perdite il prima possibile, soprattutto se non l’hai mai fatta!china-694601_1920

Se vuoi sapere come stimare le perdite nella tua azienda senza spendere un euro contattaci subito!

3 – RIDUCI LA PRESSIONE

heart-1143648_1920 Durante una Diagnosi Energetica presso un’azienda in Provincia di Verona è emerso che un compressore era impostato per produrre aria a 9 bar, mentre le macchine avevano bisogno di una pressione di 6 bar. Il nostro cliente non sapeva che ogni bar di pressione in MENO riduce i consumi del 7%!

Sicuro di non stare usando una pressione troppo alta?

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4 – SEPARA LE UTENZE

A volte alla rete dell’aria compressa sono allacciate delle utenze che hanno bisogno di diversi livelli di pressione. Spesso per semplicità si produce comunque l’aria alla pressione massima richiesta per poi ridurla in prossimità delle macchine. Come ti spiegavo al punto precedente ogni bar in più è un costo! Valuta l’ipotesi di dedicare un compressore alle utenze che lavorano a bassa pressione.

5- FAI RESPIRARE IL COMPRESSORE fever-1300516_1280

L’energia consumata dal compressore aumenta se l’aria da comprimere è calda. A volte i compressori si trovano in locali con scarsi ricambi di aria che d’estate diventano dei piccoli forni. Valuta di prendere l’aria dall’esterno, da una zona possibilmente ombreggiata.

6- RECUPERA IL CALORE

Forse non sai che quasi tutta l’energia consumata per produrre aria compressa viene in realtà convertita in calore. Questa energia, normalmente dissipata, può essere recuperata per produrre aria o acqua calda da usare per il riscaldamento o per il processo.

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7- USA UN SISTEMA DI CONTROLLO

La richiesta di aria compressa cambia durante il giorno: come ti accennavo prima anche quando la richiesta non c’è il compressore consuma energia “a vuoto”. E’ possibile regolare il funzionamento, e quindi il consumo, del motore del compressore attraverso un dispositivo che si chiama “inverter”. L’installazione di inverter su compressori rientra tra gli interventi finanziabili con il meccanismo dei Certificati Bianchi. 

Sul display del compressore leggi quante ore lavora a “vuoto” e quante a “carico”!

Quindi per riassumere:

  • Se vuoi sapere quanto consumano i tuoi compressori
  • Se vuoi individuare e ridurre le perdite
  • Se devi ampliare o modificare i tuoi impianti
  • Se devi valutare l’acquisto di un nuovo compressore

Non perdere altro tempo e contattaci! Ti spiegheremo come sfruttare opportunità di risparmio che non conoscevi…

Se vuoi sapere come gestire al meglio il tuo impianto o controllare che non ci siano importi non dovuti nella tua bolletta CONTATTACI SUBITO!

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