Direttiva EED 2023/1791: l’11 ottobre 2025 era la data fissata per il recepimento in Italia della nuova Direttiva (UE) sull’efficienza energetica, pubblicata nell’ottobre 2023 e parte integrante del pacchetto “Fit for 55”.
Il termine è stato superato senza un decreto nazionale definitivo, ma una bozza di recepimento è già in circolazione.
Per le imprese è il momento di prepararsi: la normativa introduce nuovi obblighi di diagnosi energetica, piani d’azione vincolanti e l’adozione progressiva di sistemi di gestione dell’energia conformi alla ISO 50001.
Direttiva EED 2023/1791: nuovi obblighi di diagnosi energetica e ISO 50001
La nuova EED rivede il quadro europeo sull’efficienza energetica e introduce il principio “Energy Efficiency First”, cioè la priorità alla riduzione dei consumi rispetto alla produzione di nuova energia. Ogni Stato membro dovrà ridurre entro il 2030 i consumi energetici finali dell’11,7% rispetto alle proiezioni 2020, obiettivo che coinvolge direttamente il settore industriale.
Anche se in Italia il decreto di recepimento non è ancora operativo, le scadenze europee sono già definite e costituiranno la base delle future norme nazionali.
Le tre novità principali per le aziende
1. Nuove soglie basate sui consumi
La direttiva supera il criterio anagrafico della “grande impresa”: gli obblighi dipenderanno dai consumi energetici complessivi, espressi in terajoule (TJ).
Secondo le linee guida tecniche europee, saranno soggette a:
- Diagnosi energetica le imprese con consumi superiori a 10 TJ/anno, considerando tutti i vettori energetici;
- Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) ISO 50001 le imprese oltre 85 TJ/anno.
Queste soglie potranno essere confermate o modificate dal decreto italiano, ma rappresentano già il riferimento operativo.
2. Audit e ISO 50001 con scadenze progressive
La direttiva prevede, a livello europeo, che:
- la prima diagnosi energetica venga eseguita entro l’11 ottobre 2026;
- il sistema ISO 50001 sia adottato entro l’11 ottobre 2027.
In Italia, le date saranno ufficializzate solo con il recepimento, ma le imprese che si muovono ora potranno pianificare gli investimenti senza urgenze.
3. Piano d’azione post-audit
Dopo ogni diagnosi, le aziende dovranno redigere un Piano d’Azione per l’efficienza energetica, basato sulle raccomandazioni dell’audit. Il documento dovrà indicare interventi tecnici ed economici fattibili, essere presentato alla direzione aziendale e riportato nella relazione annuale.
Cosa resta valido oggi: il D.Lgs. 102/2014 e gli obblighi ENEA
Fino all’adozione del decreto italiano, rimangono in vigore:
- gli obblighi di diagnosi energetica per grandi imprese ed energivore previsti dal D.Lgs. 102/2014,
- la trasmissione dei report ad ENEA,
- le esenzioni per chi ha già sistemi di gestione conformi a ISO 50001, ISO 14001 o EMAS che includano un audit energetico.
La prossima scadenza quadriennale fissata dal decreto nazionale è il 5 dicembre 2027.
Come si fa una diagnosi energetica (UNI CEI EN 16247)
La norma UNI CEI EN 16247 stabilisce metodo e requisiti minimi per una diagnosi efficace:
- Definizione del perimetro e degli obiettivi;
- Raccolta dei dati e sopralluoghi sugli impianti;
- Analisi dei consumi con indicatori energetici (EnPI);
- Individuazione degli interventi di efficientamento e analisi costi-benefici;
- Report finale e trasmissione ad ENEA.
Le linee guida ENEA assicurano uniformità nella qualità degli audit, anche per settori specifici (manifatturiero, terziario, logistica, sanità, ecc.).
Come prepararsi: roadmap operativa 2025-2027
- Subito: verifica dei consumi energetici 2022-2024 e confronto con le soglie di 10 e 85 TJ;
- Fine 2025: esegui una gap analysis rispetto ai requisiti ISO 50001 e definisci un piano triennale di azioni;
- 2026: realizza o aggiorna la diagnosi energetica in vista delle nuove scadenze;
- 2027: completa l’adozione del sistema ISO 50001 e integra il piano d’azione nel ciclo di gestione aziendale.
Domande frequenti
Il recepimento in Italia è ufficialmente rinviato?
Non esiste un rinvio formale, ma il decreto nazionale non è stato ancora pubblicato. È quindi consigliabile anticipare la conformità per non trovarsi in ritardo quando le scadenze verranno rese effettive.
Chi ha già la ISO 50001 deve comunque fare l’audit?
No, la certificazione ISO 50001 potrà sostituire la diagnosi energetica se include tutti gli elementi richiesti dalla direttiva.
Gli obblighi per energivori e grandi imprese cambieranno?
Sì, l’EED sposterà il focus dai parametri dimensionali ai consumi effettivi: alcune imprese oggi esentate potrebbero rientrare negli obblighi.
Come ti supporta Energika
Energika affianca le imprese in ogni fase del percorso:
- Diagnosi energetiche conformi alla UNI CEI EN 16247;
- Progettazione e implementazione di sistemi ISO 50001;
- Piani d’azione con ritorno economico e monitoraggio dei risultati;
- Gestione delle pratiche ENEA e CSEA.
Lavoriamo impianto per impianto, partendo dai dati reali di consumo, per trasformare l’efficienza in risparmio e competitività.
Contattaci per ricevere una consulenza personalizzata e preparare la tua impresa alle prossime scadenze.