Cos’è l’energia verde?
L’energia verde è l’energia prodotta a partire dalle cosiddette fonti rinnovabili, vale a dire sorgenti energetiche inesauribili, in quanto si rigenerano naturalmente e autonomamente in tempi brevi. Fra queste troviamo l’energia solare, alla base degli impianti fotovoltaici , l’energia idroelettrica, l’energia marina, l’energia eolica, l’energia termica e l’energia da biomassa. In questo momento storico l’energia verde ha acquisito un’importanza fondamentale, in quanto principale alternativa pulita ai combustibili fossili, imprescindibile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea per il 2030, fra i quali troviamo la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% e di innalzare ad almeno il 42,5% la quota di consumo energetico UE proveniente da fonti rinnovabili.
Lo stato dell’energia verde in Italia
Secondo l’Osservatorio FER , realizzato da parte di ANIE Rinnovabili sulla base dei dati forniti da Terna, l’azienda responsabile del corretto funzionamento della rete elettrica italiana, al 31/12/2024 in Italia erano presenti quasi 1,9 milioni di impianti di produzione di energia rinnovabile, per un totale di 73,520 GW di potenza installata.
La produzione di energia da rinnovabili, trainata largamente dal fotovoltaico, ha coperto il 42% del fabbisogno nazionale di energia elettrica (attestato a 310 TWh) registrando un aumento del 14% rispetto al 2023 e superando per la prima volta la soglia del 40%. Risultanti incoraggianti, certamente, anche se con un ritmo di crescita ancora insufficiente per raggiungere gli obiettivi UE per il 2030, che prevedono una potenza installata di 131,285 GW e una produzione di 227,7 TWh.
Posso scegliere di consumare energia verde?
Si…e no. I fornitori danno la possibilità di inserire l’opzione “energia verde” nel proprio contratto di energia elettrica, generalmente a fronte di un leggero aumento del prezzo di fornitura per kWh consumato, che può variare a seconda del fornitore e del momento in cui viene richiesta la quotazione.
Tuttavia, non è possibile tracciare il kWh e accertarsi di stare fisicamente consumando proprio quell’energia che è stata prodotta da fonti rinnovabili!
Ma allora cosa pago in bolletta? Scegliendo l’opzione “energia verde” l’utente acquista un quantitativo di elettricità di cui il fornitore può certificare l’origine da fonti rinnovabili, tramite garanzie d’origine: questo non significa che l’energia rinnovabile prodotta sarà proprio quella che fisicamente consumerà l’utente finale, ma si avrà la certezza che quello stesso quantitativo è stato prodotto da fonti rinnovabili e immesso in rete. In un qualsiasi punto in Italia o all’estero. Tuttavia, ai fini dell’accesso all’agevolazione elettrivori, ad esempio, l’energia coperta dall’acquisto di garanzie d’origine è equiparata a quella autoprodotta dal proprio impianto di produzione rinnovabile.
Il sovrapprezzo in bolletta rappresenta proprio la vendita, da parte del fornitore, delle garanzie d’origine (GO) a copertura del volume di energia elettrica consumato dall’utente finale. La tariffa può variare a seconda di fattori quali il fornitore, le fluttuazioni del prezzo delle GO sul mercato, il Paese in cui viene prodotta l’energia oggetto di GO e il quantitativo di energia verde consumato dal cliente finale.
Cosa sono le garanzie d’origine (GO)?
Una garanzia d’origine è un certificato elettronico che attesta l’origine rinnovabile di un certo quantitativo di energia.
Nello specifico il GSE – il Gestore dei Servizi Energetici – rilascia un titolo GO per ogni MWh prodotto da un impianto qualificato IGO, cioè ufficialmente indicato come alimentato da fonti rinnovabili ai fini specifici del rilascio di garanzie d’origine. Ogni titolo ha validità un anno e scade, al più tardi, il 31/03 dell’anno successivo all’anno di produzione dell’energia a cui si riferisce.
A partire dal 2013, i fornitori hanno l’obbligo di approvvigionarsi di un numero di GO sufficienti a coprire i volumi di energia venduta come rinnovabile: acquistano quindi questi certificati dai produttori e li rivendono all’utilizzatore finale che sceglie di coprire il suo fabbisogno energetico con energia verde. Perché i certificati di garanzia d’origine venduti siano validi, il fornitore dovrà annullare – cioè validare su un portale dedicato – un quantitativo di certificati pari all’energia verde venduta nello stesso anno e generare così, per ogni GO annullata, un Certificato di Annullamento, che identifica in maniera univoca l’impianto IGO di produzione e garantisce il tracciamento dell’energia verde prodotta.
Ad esempio, se un fornitore dichiara di vendere in un anno 200 MWh di energia verde, dovrà certificarli con altrettante garanzie d’origine, da annullare a favore dei clienti a cui ha venduto una parte di questa energia.
Dal 2024, con il Decreto MASE n. 256/2024, le garanzie d’origine assumono anche un ruolo estremamente importante per le imprese che richiedono l’agevolazione elettrivori, in quanto una delle soluzioni per adempiere all’obbligo di scelta di una delle green conditionalities previste dalla normativa.
In particolare, l’opzione B consiste nel coprire almeno il 30% del proprio fabbisogno di energia elettrica tramite energia prodotta da fonti a zero emissioni di carbonio, obiettivo che si può raggiungere proprio acquistando e annullando un numero sufficiente di garanzie d’origine, anche in combinazione con un impianto di autoproduzione, in caso l’energia prodotta dall’impianto e autoconsumata non copra il 30% del fabbisogno annuale.
6 vantaggi dell’autoproduzione e dell’energia verde per le imprese
Scegliere l’energia verde e l’autoproduzione può comportare diversi vantaggi per le imprese.
In particolare:
- laddove ci sia la possibilità di investire in un impianto di autoproduzione, l’azienda percepisce immediatamente un risparmio in bolletta, in quanto non preleverà da rete e, quindi, da un fornitore, l’energia – o parte dell’energia – di cui ha bisogno. Non vi sono neanche costi legati al trasporto e alla distribuzione dell’energia per la quota autoprodotta e autoconsumata;
- in caso venga prodotta più energia di quella necessaria per l’autoconsumo, grazie a dei contratti di remunerazione, generalmente stipulati con il GSE ma possibili anche con altri interlocutori, è possibile venire retribuiti per il surplus di energia che si immette in rete a beneficio di altri utenti finali;
- autoprodurre e autoconsumare energia permette di mettersi – almeno in parte – al riparo dalle variazioni dei prezzi dell’energia sul mercato, che possono dipendere da fenomeni geopolitici, stagionali o semplicemente dal fatto che occorra importare le materie prime da altri Stati per riempire gli stoccaggi destinati al consumo nazionale;
- optare per l’acquisto di “energia verde” per il proprio contratto di fornitura di energia elettrica permette di fare una scelta virtuosa ed accedere – in caso si rispettino anche gli altri requisiti – all’agevolazione elettrivori senza dover affrontare l’impegno economico di un impianto di autoproduzione;
- scegliere di coprire il proprio fabbisogno con energia verde può portare ad un miglioramento dell’immagine aziendale e all’attrazione di tutti quegli stakeholders sempre più interessati a collaborare con realtà che intraprendono un percorso di transizione sostenibile (ESG) certificato e trasparente;
- esistono numerosi bandi di finanziamento e incentivi per chi decidere di investire in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Energika e l’energia verde
Dal 1997 ci impegniamo per supportare le imprese nel loro percorso verso una maggiore efficienza energetica e una diminuzione delle proprie emissioni di CO2, specialmente attraverso la progettazione di impianti fotovoltaici e la diagnosi energetica, che ci permette di analizzare il fabbisogno e l’uso energetico della singola azienda e proporre le migliori soluzioni di ottimizzazione dei suoi consumi.
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