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Il revamping degli impianti fotovoltaici: come un’azienda agroalimentare ha recuperato produttività ed efficienza

Il revamping degli impianti fotovoltaici è un intervento che rinnova impianti esistenti per riportarli alla massima resa. Molte aziende industriali e agroalimentari oggi vivono lo stesso scenario: componenti che invecchiano, stringhe che perdono efficienza, pannelli che non assorbono più luce come un tempo. Questa gradualità nella perdita di prestazioni riduce l’energia prodotta e genera un danno economico costante.

Ripensare l’impianto nella sua interezza consente di individuare le criticità, confrontare i dati reali con quelli attesi e definire azioni tecniche in grado di recuperare continuità, stabilità e valore. Il risultato è un sistema energetico più solido, affidabile e coerente con le esigenze produttive dell’azienda.

Che cos’è il revamping degli impianti fotovoltaici

Il revamping è una delle azioni più efficaci per aumentare la produttività di impianti fotovoltaici installati oltre dieci anni fa. L’invecchiamento dei moduli, il degrado delle stringhe e gli inverter obsoleti sono tra i principali fattori che riducono la capacità di convertire la radiazione solare in energia.

Intervenire significa analizzare ogni elemento dell’impianto, sostituire i componenti che non garantiscono più performance adeguate e progettare eventuali ampliamenti o integrazioni tecnologiche. Il beneficio è duplice: più energia prodotta e maggiore affidabilità nel lungo periodo.

Perché oggi è una scelta sempre più strategica

Molti impianti fotovoltaici hanno superato la prima decade di vita e mostrano cali di resa significativi. Una perdita del 20-30% può passare inosservata senza un monitoraggio costante, ma impatta direttamente su costi, autoconsumo e incentivi. Il revamping permette di recuperare energia, ridurre sprechi e preparare l’impianto all’integrazione di nuove tecnologie come i sistemi di accumulo.

Da un’esigenza concreta a un progetto completo

Un’azienda italiana del settore agroalimentare, dotata di due impianti fotovoltaici a supporto dei propri processi produttivi, ci ha chiesto di riportare i sistemi ai livelli di produzione originari e di garantire un controllo continuo delle prestazioni e degli incentivi. Da questa esigenza è nato un percorso tecnico e amministrativo strutturato, oggi evoluto in un intervento completo di revamping e ampliamento.

Il contesto: due impianti a supporto della produzione

L’azienda opera in un settore con consumi energetici continui e costanti. Per ridurre i costi e accedere all’energia rinnovabile, aveva installato due impianti fotovoltaici:

  • uno da 99 kW in bassa tensione
  • uno da 199 kW in media tensione

Nel 2020 è iniziata la collaborazione con Energika, con l’obiettivo di verificare la reale producibilità e la corretta gestione degli incentivi del Conto Energia.

Il problema: calo di producibilità e impatto economico

Le analisi iniziali hanno evidenziato una producibilità inferiore del 20-25% rispetto ai valori teorici. La differenza tra energia attesa ed energia reale ha generato una perdita economica rilevante e una minore valorizzazione degli incentivi.

Esempi indicativi:

  • l’impianto da 99 kW ha prodotto 86.299 kWh contro un’attesa di 106.644 kWh
  • l’impianto da 199 kW ha generato 163.237 kWh rispetto ai 218.127 kWh stimati

Le cause principali:

  • stringhe non più performanti
  • pannelli sporchi o danneggiati
  • anomalie termiche che compromettevano la conversione della radiazione solare

Un impianto degradato riduce la produzione e incide direttamente sul valore degli incentivi, calcolati sull’energia effettivamente generata.

Secondo le indicazioni tecniche del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), la manutenzione periodica e la verifica delle prestazioni sono essenziali per garantire che un impianto fotovoltaico mantenga nel tempo la producibilità attesa. Una riduzione non intercettata può compromettere la redditività dell’impianto e degli incentivi collegati.

La nostra soluzione: un percorso tecnico per recuperare efficienza

Abbiamo definito un piano di intervento progressivo fondato su analisi, monitoraggio e azioni mirate. Il percorso ha condotto alla progettazione del revamping degli impianti fotovoltaici, oggi in fase di realizzazione.

Le attività principali:

  1. Analisi termografiche per individuare moduli difettosi e hot-spot.
  2. Monitoraggio continuo per rilevare tempestivamente cali anomali di produzione.
  3. Manutenzione programmata con sostituzione dei moduli guasti, ripristino delle stringhe e pulizia periodica.
  4. Verifica della coerenza degli incentivi, per garantire un allineamento tra produzione attesa e produzione reale.
  5. Progettazione del revamping e dell’ampliamento, con integrazione di sistemi di accumulo per aumentare l’autoconsumo.

Il progetto definitivo previsto per il 2025 comprende:

  • revamping e ampliamento di 61 kW dell’impianto da 99 kW
  • revamping e ampliamento di 214 kW dell’impianto da 199 kW
  • installazione di nuovi inverter ad alta efficienza
  • integrazione di batterie di accumulo

Un intervento che consolida la transizione dell’azienda verso un modello energetico più autonomo e più stabile.

I risultati: più energia, più continuità, più valore

Il percorso intrapreso ha già migliorato la continuità produttiva e la stabilità della resa energetica. L’intervento di revamping permetterà di:

  • aumentare la capacità produttiva fino al 30%
  • migliorare l’efficienza di conversione
  • valorizzare in modo più efficace gli incentivi disponibili
  • ridurre l’energia immessa in rete
  • aumentare l’autoconsumo grazie ai sistemi di accumulo

Per un’azienda agroalimentare significa ridurre i costi operativi, stabilizzare la produzione e rafforzare un percorso di decarbonizzazione concreto.

Dall’analisi al valore: perché il revamping conviene

Prima di intervenire su un impianto fotovoltaico serve una diagnosi accurata. Occorre capire quali componenti hanno perso efficienza, quanta energia si è dispersa nel tempo e quali margini di recupero esistono. Questo passaggio trasforma l’impianto da semplice voce di costo a risorsa capace di generare valore.

Il revamping parte proprio da qui: osservare l’impianto con precisione, individuare le criticità e definire le azioni che permettono di recuperare energia, stabilità e continuità operativa.

Un impianto fotovoltaico torna a essere un asset strategico

Quando un impianto fotovoltaico non produce come dovrebbe, l’azienda sostiene costi nascosti che si ripetono ogni giorno. Un intervento mirato permette di invertire questa tendenza, riportare l’impianto alle condizioni ottimali e aumentare l’autoconsumo. La produzione torna stabile, l’impianto diventa più affidabile e il sistema energetico nel suo complesso acquisisce una solidità nuova.

Il revamping, quindi, non è solo una manutenzione avanzata: è un investimento che restituisce valore, riduce i costi e rafforza la competitività dell’azienda.

Il ruolo della consulenza indipendente

Ogni progetto di revamping efficace nasce da un’analisi oggettiva. La consulenza indipendente consente di valutare lo stato effettivo dell’impianto, misurare le perdite e capire dove intervenire per generare il massimo ritorno energetico ed economico.

Energika lavora proprio in questa direzione: uniamo diagnosi, interventi tecnici e valutazioni economiche per trasformare l’energia in valore. Il revamping non è una semplice manutenzione, ma un investimento che restituisce efficienza, stabilità e prospettiva. È così che un impianto esistente smette di essere un costo incerto e torna a essere un alleato per la crescita aziendale.

Un intervento di revamping può quindi restituire energia, valore e stabilità produttiva all’azienda. Contattaci per una valutazione indipendente e scopri se il revamping è la scelta più efficace per aumentare produttività, autoconsumo e ritorno economico.

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